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ETA

ETA (acronimo in idioma basco per Euskadi ta Askatasuna, in spagnolo "Euskadi y Libertad", Patria basca e LibertĂ ) č una organizzazione terroristica simile alla irlandese IRA creata all'inizio degli anni '60 per sostenere il separatismo basco. L'organizzazione propugna, anche attraverso il ricorso ad azioni violente, l'autonomia delle comunitĂ  basca che vivono al confine fra Spagna e il sud ovest della Francia per giungere alla creazione di uno stato etnico e socialista denominato Euskal Herria.

Il nome dell'ETA č tornato prepotentemente alla ribalta in occasione degli attentati ai treni di Madrid dell'11 marzo 2004. Nelle prime ore successive agli attentati le autoritĂ  spagnole li avevano infatti attribuiti all'ETA. La rivendicazione da parte dei gruppi islamici, avvenuta il 12 marzo, ha probabilmente influito sul risultato delle elezioni, svoltesi il 14 marzo 2004. Simbolo dell'ETA č un serpente idra che si avvolge attorno ad un'ascia; accanto vi č il motto "Bietna jarrai" ("Perseguire entrambi", riferito evidentemente ai valori di patria e libertĂ ).

Vittime
Civili 339
Polizia o militari 478
Totale 817
Fonte: MIR (maggio 2003)

L'ETA prese corpo come movimento antagonista alla politica repressiva del regime dittatoriale di Francisco Franco verso le comunitĂ  basche; ma neppure una successiva amnistia, concessa dalla subentrata nuova democrazia spagnola, servì a fermare la spirale di violenza ormai innescata: si calcola che le vittime dell'ETA dalla sua fondazione al 2002 siano state piů di duemila (oltre ottocento le persone assassinate - vedi tabella).

L'ultimo atto di terrorismo addebitato all'ETA viene fatto risalire al 24 settembre 2002 quando un agente della guardia civile venne ucciso fra le cittĂ  di Leiza e Berastegui, nella provincia di GuipĂşzcoa. Nello stesso episodio rimasero feriti altri due agenti.

Nell'agosto del 2002 il giudice spagnolo Baltazar Garzon ha disposto la sospensione delle attivitĂ  del Partito Batasuna, considerato il braccio politico dell'ETA.

Storia

La storia dell'ETA comincia alla fine degli anni '50, esattamente nel 1958, quando un gruppo di giovani studenti nazionalisti fonda l'Euskadi ta Askatasuna (Patria basca e Libertà). Il primo attentato avviene il 7 Giugno di dieci anni dopo: viene uccisa la guardia civile José Pardines.

Quindi il 2 Agosto dello stesso anno viene ucciso Meliton Manzanas, dirigente della Brigada Social (polizia politica) di GuipĂşzcoa.

Il 20 Dicembre del 1973 tocca all'ammiraglio Luis Carrero Blanco, capo del governo e successore designato del generale Francisco Franco, che aveva spazzato via nel lontano 1937 l'autonomia basca. Con lui muoiono l'autista ed un agente di scorta.

La tecnica dell'attentato č simile a quella che verrĂ  usata nella strage di Capaci, in Sicilia, in cui Vennero uccisi il giudice Falcone, la sua compagna e la scorta: una potentissima carica esplosiva piazzata in un tunnel sotto il livello della strada. La potenza dell'esplosione fece compiere un volo di oltre 40 metri, all'automobile del premier spagnolo.

Serie ininterrotta di attentati

Un anno piů tardi, dodici persone vengono uccise nell'esplosione di una bomba alla caffetteria Rolando a Madrid. Il 4 Ottobre del 1976 l'Eta uccide, a San Sebastian, Juan Maria de Araluce y Villar, consigliere del Regno. Due anni piů tardi viene fondato Herri Batasuna, il partito nazionalista, considerato da piů parti come il braccio politico dell'organizzazione separatista.

Ma gli attentati non finiscono qui: il 29 Luglio del 1979: una serie di esplosioni colpisce la Spagna: obiettivi degli attacchi sono l'aeroporto di Barajas, la stazione ferroviaria di Chamartin nella periferia settentrionale di Madrid, e la stazione di Atocha nel centro della capitale - obiettivi molto simili a quelli di attentati recenti. Le esplosioni provocano 7 morti e un centinaio di feriti.

Si arriva, poi, al 12 Aprile del 1985 quando esplode una bomba in un ristorante di Torrejon, El Descanso, provocando 17 morti e 82 feriti: il ristorante era molto frequentato dal personale americano della vicina base aerea. L'attentato viene rivendicato anche dalla Jihad islamica. Il 14 Luglio del 1986 un'altra autobomba esplode in piazza delle Repubblica Dominicana, a Madrid: muoiono 12 agenti della Guardia Civil.

L'attacco all'"Hipercor" di Barcellona

Gravissimo anche il bilancio dell'autobomba che il 19 giugno del 1987 esplode nel sotterraneo di un grande magazzino del centro commerciale Hipercor, a Barcellona provocando ventuno morti e 45 feriti: fino ad ora l'attentato piů sanguinoso nella storia dei separatisti baschi, almeno fino a che non verrĂ  confermato il loro coinvolgimento in quello dell'11 marzo 2004 a Madrid. In occasione dell'attentato alla Hipercor di Barcellona l'ETA diramò un comunicato in cui affermava: «Si č trattato di un errore», porgendo quindi le scuse alle famiglie delle vittime.

L' 11 dicembre dello stesso anno, a Saragozza, ancora un'autobomba, davanti a un palazzo della Guardia Civil: undici morti e 40 i feriti. Ancora: il 29 Maggio 1991 dieci persone rimangono uccise in un attentato contro la Guardia Civil di Vic, nei dintorni di Barcellona.

Dopo numerosi altri attentati e omicidi eccellenti c'č un tentativo fallito di negoziato ad Algeri tra il governo spagnolo e l'ETA. Morte le speranze di un accordo, nel 1992 viene arrestato il capo militare dell'organizzazione, Francisco Mugica Garmendia, nome di battaglia Artapalo.

Il 21 giugno del 1992 un'autobomba esplode, nel centro di Madrid, al passaggio di un convoglio militare, provocando sette morti e 36 feriti. Nel 1995 l'ETA uccide Gregorio Ordonez, presidente del Partito Popolare nei Paesi Baschi; due anni dopo il magistrato del Tribunale supremo Rafael Martinez Emperador. Nel 1997 il rapimento, a Bilbao, di Miguel Angel Blanco Garrido, 29 anni, consigliere comunale del Partito popolare, successivamente assassinato, scuote l'opinione pubblica.

Poco dopo ventitrĂ© capi del partito Herri Batasuna vengono condannati a sette anni di carcere con l'accusa di legami con l'ETA. L'offensiva sempre piů dura del governo Aznar costringe l'ETA nell'angolo: nel settembre 1998 annuncia la prima tregua a tempo indeterminato della sua storia.

Batasuna al bando

All'inizio del 2000 riprendono le ostilità, con una serie di omicidi mirati, sfociati il 30 Ottobre con la morte di José Francisco Querol, giudice della camera militare della Corte suprema spagnola, ma a poco a poco il cerchio si chiude: dopo i fatti dell'11 Settembre 2001 l'Unione Europea dichiara l'ETA un'organizzazione terroristica, mentre il giudice Baltasar Garzon sospende le attività di Batasuna e ne sequestra i beni, la polizia francese arresta due capi dell'ETA.

Mentre gli Stati Uniti dichiarano Batasuna un'organizzazione terroristica nel maggio 2003, in dicembre viene catturato il presunto capo dell'organizzazione terroristica, Ibon Fernandez Iradi, sfuggito all'arresto un anno prima.

Link

vedi anche: link esterni in lingua spagnola: altri link in lingua inglese: Materiale documentaristico e film sull'ETA:


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